Quanto costa aprire la partita iva per estetista

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quanto costa aprire la partita iva per estetista

L’apertura della Partita IVA costituisce un momento di passaggio, una scelta importante per il nostro futuro professionale ed economico. 

La professione di estetista è sempre più richiesta, in Italia come all’estero. Per chi sogna una carriera nel mondo dell’estetica, le opportunità sono tante e occorre, però, possedere i giusti titoli e requisiti strutturali per il tuo centro estetico.

Come e quanto costa aprire la Partita IVA per estetista, le spese in termini di imposte e contributi INPS, e come dare inizio alla tua nuova attività. Continua a leggere...

Come aprire Partita IVA per estetista e codice ATECO

L’apertura della Partita IVA da estetista richiede l’iscrizione alla Camera di Commercio e alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Per convalidare l’invio è necessaria la firma digitale (che ha un costo di attivazione) con una comunicazione telematica, chiamata “ComUnica”.  Questa pratica serve ad informare sia l’Agenzia delle Entrate, sia tutti gli altri enti (INPS, INAIL, ecc.), dell’inizio della tua attività.

Inoltre l’estetista, in quanto “artigiano”, dovrà fare l’iscrizione al Registro delle Imprese presso il Comune di residenza, nell’apposita sezione dedicata agli artigiani (e cioè l’Albo delle Imprese Artigiane), presentando la S.C.I.A. ovvero la “segnalazione certificata di inizio attività”. 

Seconda cosa da affrontare riguarda la scelta del Codice ATECO per estetista. Ogni attività economica viene, infatti, classificata da un codice che, nel tuo caso, potrà essere:

  • 96.02.02 (Servizi degli Istituti di Bellezza)
  • 96.02.03 (Servizi di Manicure e Pedicure)

Se all’interno del centro vengono venduti prodotti più o meno professionali, sarà necessario configurarsi non solo come artigiano ma anche come commerciante con il codice ATECO 47.75.10 “commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per la toletta e per l’igiene personale”. 

Ti ricordiamo che ad ogni partita iva è possibile abbinare più codici. A questi codici ATECO è abbinato un coefficiente di redditività del 67% sul quale si basa il conteggio dell’utile e di conseguenza l’imposta sostitutiva in regime forfettario. La scelta del Codice ATECO influenzerà il tuo futuro fiscale e lavorativo; per questo motivo, è bene farti assistere da un esperto, come un commercialista, che saprà certamente consigliarti al meglio.

 

Il regime forfettario

Il regime forfettario è, al momento, la scelta più vantaggiosa per le nuove Partite IVA con reddito fino a 65.000 euro. Si tratta di un regime fiscale “agevolato”, che prevede una tassazione forfettaria, con aliquota fissa al 15% (che secondo alcuni requisiti è ridotta al 5% per i primi cinque anni dall’apertura).

Possono accedere al regime forfettario per estetista tutti coloro che non superano i 65.000 euro di fatturato annuo e sono residenti in Italia (o, comunque, producono almeno il 70% del reddito sul territorio nazionale).

Per chiarirti le idee, con il regime forfettario paghi soltanto il 15 o il 5% di imposte sul tuo reddito imponibile. Ovvero, sul tuo fatturato complessivo dell’anno di riferimento, meno una percentuale per le spese, che varia in base al Codice ATECO.

Nel tuo caso, il reddito imponibile equivale al 67% del tuo fatturato. Se, perciò, hai incassato 10.000 euro nel 2019, l’imposta sostitutiva verrà calcolata su 6.700 euro, mentre 3.300 euro saranno dedotti per le spese.

Contributi INPS per estetista

Come estetista freelance inquadrata come ditta individuale, dovrai iscriverti alla Gestione Artigiani e Commercianti dell’INPS, la quale prevede il versamento di un contributo fisso (pari a circa 3.800 euro), che non varia e va versato a prescindere dal reddito effettivamente prodotto. 

Gli artigiani che superano il reddito minimo indicato dall’INPS, è previsto il pagamento di un altro contributo, che si calcola soltanto sulla parte eccedente, con aliquote al 24% e al 21,90% (per chi non ha compiuto 21 anni).

Un altro vantaggio del regime forfettario, consiste nella possibilità di usufruire, facendo direttamente richiesta all’INPS, di una riduzione dei contributi pari al 35% (sia fissi che variabili).

In più, bisognerà tener in conto la fatturazione elettronica associata direttamente all’agenzia dell’entrate. Questa novità è stata introdotta dal 1° luglio 2019, sono nuove norme di emettere validamente gli scontrini elettronici anche senza registratore di cassa. Anche con questo, FLOWww ti aiuterà nella fatturazione e scontrino elettronico.


Affidati a professionisti seri per avviare la tua attività economica. Non trascurare nessun aspetto, qualunque sia la tua scelta, è importante farsi consigliare e indicare per evitare di commettere errori nell’adempimento di tutte queste pratiche.

E ricorda sempre che noi di FLOWww, possiamo garantirti un software che semplifica il tuo lavoro, gestisce al meglio la tua organizzazione, un fedele partner marketing. Potrai dimenticarti dei difficili compiti quotidiani e vivere con più serenità la relazione con i tuoi primi clienti! Se ancora non sei nostro cliente, prova la nostra soluzione, 10 giorni per te gratis.

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