I giovani, molto più evoluti rispetto ai loro genitori, tempestati di informazioni, continuamente sollecitati dai media, iniziano molto presto a chiedere interventi di medicina estetica rifacendosi a modelli visti sui social, e con molta normalità si avvicinano all’estetica.

La generazione Z è ormai chiamata “skinvestor” attenti alle innovazioni scientifiche, hanno un credo: meglio prevenire che curare (l’invecchiamento). Questa è la nuova modalità di recruiting della clientela under 40, che però quando ci sceglie va accolta ed informata rettificando eventuali idee o informazioni errate. Leggi subito l'articolo! 

Quali sono le tendenze estetiche di consumo della generazione Z?

Sembra paradossale, ma rispetto al cluster immediatamente successivo, tutta la Gen Z, sono più attenti alla cura della persona e sicuramente più “preparati”. 

Emerge chiaramente che guardano meno al brand, rispetto ai Millennials. Sono la prima vera generazione di nativi digitali, a loro agio con il dialogo e il dibattito sul web. Generazione TikTok e le sue micro storie, e queste trasportano le maggiori tendenze.

Questi ragazzi reagiscono più naturalmente alle tecniche utilizzate dal neuromarketing, che studiano come e dove si sposta lo sguardo quando si entra in una pagina web, in quali zone dello schermo si sofferma maggiormente l’occhio, o la scelta di un particolare colore per comunicare un prodotto. Sono portati a sintetizzare velocemente informazioni in termini di visual.

Dal punto di visto cosmetico, ricercano valori come inclusività, autenticità, trasparenza.

• Secondo Forbes il loro potere d’acquisto sfiora i 143 miliardi di dollari – quasi il 40% di tutto lo shopping made in USA. 
• Il 93% dei genitori di questi ragazzi dichiara che le spese di casa sono fortemente influenzate dal loro volere.
• Grandi sostenitori del clean beauty. I prodotti devono essere naturali, privi di solfati e parabeni. Considerando che il business del clean beauty è stimato raggiungere la cifra di 25 miliardi di dollari entro il 2025 (Grand View Research), i ragazzi e “il naturale” diventeranno grandi assieme.
• Il 54% di questo campione, inoltre, ha recentemente affermato che intende investire almeno il 10% in più in prodotti cosmetici sostenibili.

Che servizi e trattamenti consumano di più?

I “peli” nella nostra epoca non sono “trendy” e coprono eventuali tatuaggi, quindi sono da togliere. In molti casi, l’intervento laser ha il fine di togliere definitivamente i peli per poi tatuare ampie aree di epidermide. La generazione Z chiede direttamente un preventivo per l’epilazione definitiva, nella maggior parte dei casi come regalo per la maturità o per i 18 anni. 

La richiesta di gran lunga più frequente tra la clientela giovane è sempre però quella di contrastare gli odiosi brufoli. E’ sempre la problematica più imbarazzante e invalidante anche a livello di autostima, che si tratti di seborrea, comedoni diffusi o acne di qualsivoglia tipologia è legata alle insicurezze della giovane età.

E’ bene dedicare il tempo a capire le abitudini in merito a detersione e idratazione della pelle, ma anche in merito a esposizione solare e alimentazione. Inutile parlare di miglioramento dei brufoli se poi ci si espone in modo indiscriminato al sole creando macchie cutanee o se si eccede con il consumo di “cibo spazzatura”.

Per questo motivo, uno dei consigli che ti abbiamo dato in questo articolo, è come possa essere necessaria la presenza di una nutrizionista nel tuo centro, per fornire consulenze mensili ai tuoi clienti e così facendo combinare tecniche estetiche e buona alimentazioni.

L’orizzonte al quale guardare è quello dei nostri giovani. Cosa ne pensi di implementare alcune idee per la generazione z?

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